
La sua lettera ha avuto immediato riscontro sui media locali, ed è stata pubblicata nella prima pagina dei giornali locali, il Tirreno e la Nazione (che titola "Sto con chi rischia il posto").
Nella sua lettera si legge:
La lettera che Le trasmetto evidenzia non solo il dramma umano della vicenda di questi lavoratori che stanno per perdere il posto di lavoro, ma anche il criterio economico e gestionale adottato da Poste Italiane s.p.a., azienda ad azionariato statale e dunque particolarmente impegnata a tutelare il bene umano e sociale del
lavoro.
Signor Ministro, chiedo il Suo interessamento ed il Suo intervento per questi lavoratori e per le loro famiglie, facendo presente che la loro situazione viene ad impattarsi con quella del territorio pistoiese, ormai al limite del collasso per la crisi gravissima dell’ Ansaldo Breda e di molte altre attività imprenditoriali, anche con
elevato numero di dipendenti, che hanno cessato l’attività e licenziato.
Vogliamo ringraziare il vescovo Mansueto Bianchi per la sua adesione al nostro appello, per le parole che ha rivolto al ministro e per quelle che ci ha scritto per confortarci. A lui va un forte saluto ed un sincero grazie.
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