lunedì 29 ottobre 2012

Giulietto Chiesa e le truppe d'appalto

 "Considero una grande ingiustizia il fatto che ci siano manager come i vostri (di Poste Italiane) che continuano ad avere emolumenti milionari, astronomici, e nello stesso tempo si garantiscono prebende e buonuscite fantastiche, mentre 2000 persone rischiano di rimanere senza stipendio (...)" Giulietto Chiesa si schiera con le truppe d'appalto, con tutti i lavoratori dell'appalto postale, e lo fa con una frase, quella sopra, così semplice, palese e cristallina da far emergere tutte le più grandi contraddizioni che sono alla base del nostro licenziamento. Noi siamo a casa, e i vertici di Poste continuano a percepire emolumenti astronomici.


Secondo il Corriere della Sera in un articolo del febbraio 2012, che trovate qui: http://archiviostorico.corriere.it/2012/febbraio/21/Buste_paga_dei_Manager_pubblici_co_9_120221015.shtml Massimo Sarmi (A.d. di Poste Italiane) percepisce 1,5 milioni di euro all'anno, mentre Giovanni Ialongo (Presidente di Poste) percepirebbe un emolumento pari a 635mila euro annui. In due passano i due millioni di euro. Noi forse ci arriviamo in 2000. Gli stessi che hanno perso il lavoro.
Ha ragione il Ministro Passera: non c'è posto per noi.

Per chi non lo conoscesse, o volesse approndire, qui: http://www.alternativa-politica.it/ trovate il sito web del movimento politico guidato da Giulietto Chiesa, Alternativa.
Grazie, Giulietto.

Nessun commento:

Posta un commento