lunedì 31 dicembre 2012

L'anno che verrá

Non é finito il mondo, siamo ancora una volta al 31 dicembre, sul finire di un anno e l'inizio del seguente. Sono sei mesi precisi che siamo a casa senza un lavoro.

LAVORO

Deve essere una parola tenuta a mente nel 2013, deve, per forza di cose, ricorrere ogni giorno, devono essere trovate soluzioni alla miseria che questo ultimo anno si é portato con sé.
Un anno ridicolo, grottesco, crudele.
Che ci ha sbattuto in faccia tutto il potere di chi decide, lasciandoci in un angolo, da soli, a raccogliere tutte le forze, che non sappiamo nemmeno noi dove le abbiamo trovate.
Un anno che ci ha visto cucire l'Italia in tutte le città dove ci sono lavoratori degli appalti postali e mettere le radici di una unitá che ci rende piú forti e schermisce il brutto gioco di divisione in piccoli gruppi.
Un anno che ci ha visto piangere, urlare, parlare, chiedere, cantare, scrivere, sperare.
Un augurio a tutti noi, che questo 2013 sia differente, che i nostri sforzi vengano premiati, che si possa, tutti noi, ritrovare la fiducia nel domani, e riprendere, finalmente, a costruire.
Un augurio forte ed un abbraccio a tutti quelli che ci hanno sostenuto, a parole, con lettere, con canzoni, battute, abbracci, telefonate, interviste, un forte abbraccio a tutti voi, ed un forte, sincero, grazie.
Un augurio ai giornalisti di Pubblico, che hanno scritto di noi, pubblicato i nostri video e portato avanti i nostri diritti, un augurio a loro perché rischiano di perdere il lavoro e con esso il giornale che con coraggio solo tre mesi fa hanno fondato. La storia, purtroppo, tende a ripetersi, ed anche in questo caso si parla di incapacità gestionale, mancanza di pianificazione e lungimiranza.
Come voi siete stati con noi, noi siamo con voi.

Forse questo periodo osceno e grottesco ci renderà migliori, più capaci di comprenderci l'uno con l'altro e ci aiuterà a cambiare davvero una volta per tutte le carte in tavola. Forse questo comune denominatore che è la miseria, economica o psichica, ci aiuterà a trovare una reciproca fiducia e coesione sociale.

Da diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

Un abbraccio a Stella Morgana ed a tutti i giornalisti di Pubblico.
Un abbraccio a tutti voi,
Non perdete mai il coraggio di lottare e la volontá di cambiare quello che non funziona, ognuno di noi nel suo piccolo ha il diritto ed il dovere di farlo.

Buon 2013

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