22 ANNI DA POSTINO DI SERIE B
Sono Massimo, ho
cinquanta anni. Da venti sono felicemente sposato con la mia adorabile moglie
Roberta, che undici anni fa mi ha fatto il regalo più grande che potesse:
Matilde.
Mi sono diplomato geometra e fino all’età di
28 anni ho lavorato senza grandi
sbattimenti col solo fine di essere indipendente, poi sono stato assunto
dall’Agenzia Recapito Espressi che “lavorava per conto di poste Italiane”,
credetti di aver trovato qualcosa di stabile e decisi di mettere su famiglia.
In realtà dal 1990
iniziò la mia, la nostra, odissea che ci sbatte periodicamente da momenti di
relativa tranquillità (purtroppo pochi) a momenti di preoccupazioni e forti
incertezze.
Riassumo qui sotto
la storia delle 115 persone assunte nel 1990 da Agenzia Recapito Espressi.
1995 - Poste
decide di reinternalizzare il lavoro affidato ad A.R.E. e, dopo un'estenuante
trattativa sindacale ( con scioperi e manifestazioni in città e con un nostro
pellegrinaggio a Roma ), sono assorbiti da Poste 63 colleghi.
1999 - Poste
affida ad A.R.E. , dopo gara d'appalto, la lavorazione e la consegna di
raccomandate con l'obbligo da parte di A.R.E. di " cedere " a Poste tutti i clienti e quindi di lavorare esclusivamente per Poste
Italiane. Vengono fatte lavorare ad A.R.E. un numero di raccomandate
equivalente al fatturato che A.R.E. ha " ceduto " a Poste Italiane.
In questo modo l' Agenzia lavora solo
con Poste senza avere la possibilità di mantenere i vecchi clienti ( I.N.P.S. ,
I.N.A.I.L. ,B.N.L. , Credito Italiano, San Paolo di Torino, Banco Ambrosiano
Veneto, Monte Paschi di Siena, Deutsche Bank, Banca Popolare di Novara,
Ca.Ri.Ge., Banco di Sicilia, Banca di Roma, A.M.G.A., E.N.E.L.,Istituto
Autonomo Case Popolari, Telecom, Comune di Genova, ecc. ) o cercarne di nuovi.
2006 - Poste
indice una nuova gara d'appalto dove aggiunge alle raccomandate il servizio
" Dedicato ". A Genova vince la ditta D'Angelo di Campobasso che è sì
iscritta all'albo fornitori di Poste, requisito che viene considerato
indispensabile per poter partecipare, ma senza averne altri non meno
importanti: non ha mai lavorato corrispondenza ed i rapporti che ha con Poste
si limitano alla pulizia di qualche ufficio postale. La ditta D'Angelo
subappalta ( cosa che il bando vieta ) ad A.R.E. il lavoro che noi svolgiamo
sino a che Poste, riscontrati difetti di gestione amministrativa della ditta
D'Angelo ( pare che, pur diffidata da Poste, abbia cambiato la ragione sociale
), revoca il servizio e noi ci troviamo catapultati in Cassa Integrazione sino
a che non verrà indetta una nuova gara d'appalto. Nel frattempo veniamo
rimpiazzati da Poste con una girandola di trimestrali. In questo modo noi " costiamo " allo Stato perché
godiamo di un ammortizzatore sociale e contemporaneamente viene alimentato il
precariato perché i lavoratori che vengono assunti come trimestrali in un
batter d'occhio saranno nuovamente "a spasso".
2009 - Un anno di
Cassa Integrazione.
2010 - Nuova gara
d'appalto che è suddivisa in tre lotti: due se li aggiudica Transystem, ditta
di Parma che approda a Genova esclusivamente per lavorare con Poste, l'altro lo
vince G.S.P. di Roma. Gli ormai ex dipendenti di A.R.E. vengono così suddivisi
tra le due ditte. D'ora in avanti farò riferimento ai dipendenti di Transystem
in quanto faccio parte di quel gruppo ma direi che le problematiche, le
incertezze e la precarietà dei colleghi di G.S.P. non siano differenti dalle
nostre.
Iniziamo a lavorare nel giugno 2010 ( consegna
corrispondenza e giornali, consegna e
ritiro dispacci dai vari uffici postali ) con la promessa da Poste che il
volume di lavoro a noi assegnato verrà presto aumentato in quanto non
arriverebbe a coprire i costi del
personale che Transystem si è impegnata ad assumere.
2011 - A partire
da dicembre 2011 abbiamo una riduzione di orario pari a sei ore settimanali
utilizzando come ammortizzatore sociale il " Contratto di Solidarietà
" perché il promesso aumento di fatturato non è stato mantenuto da Poste
Italiane.
2012 - Poste dal
15 aprile 2012 procede alla reinternalizzazione
di quattro zone senza aspettare il naturale termine (ottobre 2012) del contratto. Ciò significa una riduzione di
orario da sei a dodici ore settimanali. Poi si vedrà.
Nel frattempo Poste si è già messa
in condizione di accogliere queste " nuove " quattro zone tolte a
Transystem con l'assunzione di ulteriori quattro trimestrali oltre a quelli che
abitualmente si alternano trimestralmente. Probabile che a Poste la qualità del servizio
non interessi.
Tuttavia Il nostro assorbimento da parte di Poste Italiane
significherebbe per l'azienda un notevole risparmio economico nel caso fossimo
assunti dalle liste di mobilità dove Transystem si troverebbe costretta a
collocarci, vista la mancanza di lavoro anche in prospettiva, e si
assicurerebbe le prestazioni di personale altamente qualificato visto gli anni
che svolgiamo questa attività e per valutarci avrebbe la possibilità di parlare
con i direttori degli uffici postali dove noi ci muoviamo abitualmente e che
ormai ci conoscono come i loro dipendenti. Ma forse questo non interessa ne
conviene a nessuno, è meglio alimentare il precariato in quanto , in questo
modo, il governo di turno può vantare assunzioni che in realtà non esistono.
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lavoratori mai tranquilli
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