venerdì 20 aprile 2012

Odissea genovese


22 ANNI DA POSTINO DI SERIE B
Sono Massimo, ho cinquanta anni. Da venti sono felicemente sposato con la mia adorabile moglie Roberta, che undici anni fa mi ha fatto il regalo più grande che potesse: Matilde.
Mi sono diplomato geometra e fino all’età di 28 anni ho lavorato senza grandi sbattimenti col solo fine di essere indipendente, poi sono stato assunto dall’Agenzia Recapito Espressi che “lavorava per conto di poste Italiane”, credetti di aver trovato qualcosa di stabile e decisi di mettere su famiglia.
In realtà dal 1990 iniziò la mia, la nostra, odissea che ci sbatte periodicamente da momenti di relativa tranquillità (purtroppo pochi) a momenti di preoccupazioni e forti incertezze.
Riassumo qui sotto la storia delle 115 persone assunte nel 1990 da Agenzia Recapito Espressi.

1995 -  Poste decide di reinternalizzare il lavoro affidato ad A.R.E. e, dopo un'estenuante trattativa sindacale ( con scioperi e manifestazioni in città e con un nostro pellegrinaggio a Roma ), sono assorbiti da Poste 63 colleghi.

1999 -  Poste affida ad A.R.E. , dopo gara d'appalto, la lavorazione e la consegna di raccomandate con l'obbligo da parte di A.R.E. di " cedere "  a Poste tutti i clienti  e quindi di lavorare esclusivamente per Poste Italiane. Vengono fatte lavorare ad A.R.E. un numero di raccomandate equivalente al fatturato che A.R.E. ha " ceduto " a Poste Italiane. In questo modo  l' Agenzia lavora solo con Poste senza avere la possibilità di mantenere i vecchi clienti ( I.N.P.S. , I.N.A.I.L. ,B.N.L. , Credito Italiano, San Paolo di Torino, Banco Ambrosiano Veneto, Monte Paschi di Siena, Deutsche Bank, Banca Popolare di Novara, Ca.Ri.Ge., Banco di Sicilia, Banca di Roma, A.M.G.A., E.N.E.L.,Istituto Autonomo Case Popolari, Telecom, Comune di Genova, ecc. ) o cercarne di nuovi.
2006 -  Poste indice una nuova gara d'appalto dove aggiunge alle raccomandate il servizio " Dedicato ". A Genova vince la ditta D'Angelo di Campobasso che è sì iscritta all'albo fornitori di Poste, requisito che viene considerato indispensabile per poter partecipare, ma senza averne altri non meno importanti: non ha mai lavorato corrispondenza ed i rapporti che ha con Poste si limitano alla pulizia di qualche ufficio postale. La ditta D'Angelo subappalta ( cosa che il bando vieta ) ad A.R.E. il lavoro che noi svolgiamo sino a che Poste, riscontrati difetti di gestione amministrativa della ditta D'Angelo ( pare che, pur diffidata da Poste, abbia cambiato la ragione sociale ), revoca il servizio e noi ci troviamo catapultati in Cassa Integrazione sino a che non verrà indetta una nuova gara d'appalto. Nel frattempo veniamo rimpiazzati da Poste con una girandola di trimestrali.  In questo modo noi    " costiamo " allo Stato perché godiamo di un ammortizzatore sociale e contemporaneamente viene alimentato il precariato perché i lavoratori che vengono assunti come trimestrali in un batter d'occhio saranno nuovamente "a spasso".

2009 -  Un anno di Cassa Integrazione.

2010 -  Nuova gara d'appalto che è suddivisa in tre lotti: due se li aggiudica Transystem, ditta di Parma che approda a Genova esclusivamente per lavorare con Poste, l'altro lo vince G.S.P. di Roma. Gli ormai ex dipendenti di A.R.E. vengono così suddivisi tra le due ditte. D'ora in avanti farò riferimento ai dipendenti di Transystem in quanto faccio parte di quel gruppo ma direi che le problematiche, le incertezze e la precarietà dei colleghi di G.S.P. non siano differenti dalle nostre.
Iniziamo a lavorare nel giugno 2010 ( consegna corrispondenza e giornali,  consegna e ritiro dispacci dai vari uffici postali ) con la promessa da Poste che il volume di lavoro a noi assegnato verrà presto aumentato in quanto non arriverebbe a  coprire i costi del personale che Transystem si è impegnata ad assumere.

2011 -  A partire da dicembre 2011 abbiamo una riduzione di orario pari a sei ore settimanali utilizzando come ammortizzatore sociale il " Contratto di Solidarietà " perché il promesso aumento di fatturato non è stato mantenuto da Poste Italiane.

2012 -  Poste dal 15 aprile 2012  procede alla reinternalizzazione di quattro zone senza aspettare il naturale termine (ottobre 2012)  del contratto. Ciò significa una riduzione di orario da sei a dodici ore settimanali. Poi si vedrà.
Nel frattempo Poste si è già messa in condizione di accogliere queste " nuove " quattro zone tolte a Transystem con l'assunzione di ulteriori quattro trimestrali oltre a quelli che abitualmente si alternano trimestralmente. Probabile che a Poste la qualità del servizio non interessi.
Tuttavia Il nostro assorbimento da parte di Poste Italiane significherebbe per l'azienda un notevole risparmio economico nel caso fossimo assunti dalle liste di mobilità dove Transystem si troverebbe costretta a collocarci, vista la mancanza di lavoro anche in prospettiva, e si assicurerebbe le prestazioni di personale altamente qualificato visto gli anni che svolgiamo questa attività e per valutarci avrebbe la possibilità di parlare con i direttori degli uffici postali dove noi ci muoviamo abitualmente e che ormai ci conoscono come i loro dipendenti. Ma forse questo non interessa ne conviene a nessuno, è meglio alimentare il precariato in quanto , in questo modo, il governo di turno può vantare assunzioni che in realtà non esistono. 

                                                                      21 lavoratori mai tranquilli

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